Il personale è costretto ad uno straordinario lavorativo esasperante che porta ad una inefficienza dello stesso riguardo all'assistenza, all'attenzione... Accanto ai professionisti spesso e volentieri troviamo i fraudolenti, che con falsi diplomi , abusano dell'esercizio della professione rischiando la perseguibilità legale... Ma chi le vede queste cose??? Fortunatamente qualcuno è stato scoperto:
"Cosenza. Settantuno finti infermieri. Con diploma falso, tirocinio taroccato e un posto sicuro in strutture sanitarie pubbliche
e private della Penisola. Il procuratore Dario Granieri e il pm Francesco Minisci hanno firmato gli avvisi di conclusione delle indagini contestando a un reggimento di paramedici i reati di truffa e falso. L'inchiesta, nel dicembre dello scorso anno, sfociò nell'emissione di decine di ordinanze cautelari (poi annullate dal Tribunale della libertà di Catanzaro) e nel sequestro di altrettanti titoli di studio fittizi. In azione i carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazione) messi in moto da una denuncia che segnalava gravi anomalie nella documentazione presentata dal alcuni paramedici all'atto dell'iscrizione al Collegio provinciale degli infermieri professionali.
Al centro dell'inchiesta appena conclusa, Damiano Taraso, caposala in una clinica privata dell'area tirrenica del Cosentino, indicato dai magistrati inquirenti come il produttore e fornitore dei diplomi cartastraccia venduti agli interessi per somme variabili dai 2500 ai 7000 euro. Dal 1975 sino al 2008, Taraso avrebbe sfornato decine di infermieri quasi fossero brioches, inquinando una intera categoria e alterando il sistema di reclutamento del personale paramedico in provincia di Cosenza. I carabinieri hanno accertato l'esistenza di fittizie attestazioni dell'Asl di Roma,, dell'università "Cattolica", delle Asl di Polla, Cosenza, Frosinone, Frascati, Terni, Latina e Paola, della Scuola per infermieri "Suore della misericordia" di Roma, dell'Accademia Teatina per le Scienze con sede sempre nella Capitale, dell'Azienda ospedaliera "Cardarelli" di Napoli, dell'ospedale "Fatebenefratelli" di Roma. Una volta versata la somma pattuita, i richiedenti ottenevano il falso titolo e il tanto agognato posto al sole. Una ventina d'indagati ha ammesso le proprie responsabilità, molti altri, invece, hanno respinto le accuse. Entro venti giorni, gl'incriminati potranno adesso chiedere di essere interrogati".
(Arcangelo Badolati, "La Gazzetta del Sud")
Alcune figure paramediche abusano della professione al fine di elargire prestazioni domiciliari spesso molto esose per una semplice assistenza cosa che dovrebbe garantire il sistema sanitario. I medici che noi oggi troviamo nei nostri ospedali spesso occupano quel posto di lavoro ed esercitano quella professione solo perchè figli di un bravissimo e rispettato medico o perchè hanno ricevuto la famosa "raccomandazione" da parte del politico che conta.
Ma che razza di sanità è questa???
La tua modestissima opinione non è poi così modesta. Della mala sanità siamo al corrente tutti. Mio padre a vent'anni è entrato nell' Ospedale di Tropea come ausiliario, l'occupazione più modesta nella gerarchia sanitaria; in trentacinque anni di servizio prestato con dedizione ha studiato, è diventato prima infermiere professionale e poi caposala del reparto di Chirurgia. Mia madre a vent'anni è entrata nell'ospedale di Tropea come ausiliaria, l'occupazione più modesta nella gerarchia sanitaria; in trentacinque anni di servizio prestato con dedizione ha studiato, è diventata infermiera professionale ed ha soccorso i malati di Chirurgia, Ostetricia, Medicina, oltre ad aver lavorato in Laboratorio Analisi. Stesso impegno è stato prestato in questo campo da zia Carmelina, zio Tonino, zio Emanuele, mio cugino Rafy. Con questo ti voglio dimostrare che se parlo lo faccio con cognizione di causa, e con questo ti chiedo di non nascondere dietro le storture della Sanità italiana i professionisti che lavorano con passione e non sono mai stati figli di nessuno.
RispondiEliminaSono d'accordissimo con te... Anche io sono figlia di due Infermieri Professionali dediti al loro lavoro proprio come tutti i tuoi parenti. Se leggi bene nella mia modestissima opinione dico appunto che è vero che ci sono "sprazzi di luce" nella nostra sanità, ma che sono troppo pochi in confronto ai "buchi neri".
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